Al momento stai visualizzando Groupon cerca un compratore: tutte le ultime indiscrezioni

Groupon cerca un compratore: tutte le ultime indiscrezioni

Groupon è una compagnia americana, che consente a milioni di consumatori presenti in tutto il mondo di poter usufruire di buoni sconto, utilizzabili presso diverse aziende. Questa società si presenta come un vero sito internet, attraverso il quale gli utenti possono registrarsi, avendo l’opportunità di consultare giornalmente differenti offerte molto vantaggiose.

La compagnia, con sede a Chicago, con i suoi buoni digitali e coupon, è riuscita ad ottenere grandissimi guadagni. L’enorme successo raggiunto in breve tempo, nel settore dell’ecommerce e delle startup tecnologiche, portò addirittura i fondatori di Groupon, nel 2010, a respingere al mittente una proposta di acquisizione di ben 6 miliardi di dollari, proveniente da Google.

Il declino di Groupon

Sembra però che a distanza di otto anni le cose siano un pò cambiate e che Groupon sia in vendita. Infatti, l’azienda, fondata da Andrew Mason e da Jason Child, sta cercando un compratore. A sostegno di questa sensazionale notizia, c’è il fatto che, nel mese di Giugno, i dirigenti di questa società e gli istituti finanziari, che hanno il compito di proteggere gli interessi della compagnia, abbiano organizzato degli incontri con diversi soggetti, allo scopo di sondare il terreno per una possibile cessione di Groupon. Questa indiscrezione è trapelata attraverso il sito tecnologico Recode.

Il fatto che il più famoso pioniere dei coupon sia in vendita non è però una novità in assoluto. Questo perchè l’azienda in questione da qualche anno sta vivendo un periodo di crisi. Basti pensare che la quotazione della società in Borsa nel 2011 era di 16 miliardi di dollari, mentre nel 2018 è di ben 2,4 miliardi. Gli investitori hanno visto da circa sette anni le azioni di questa impresa scendere sempre di più.
Di fronte a questi problemi finanziari, nel 2015, il Ceo di Groupon Rich Williams ha deciso di cercare delle soluzioni. Costui, dopo aver lasciato il lavoro da dirigente presso Amazon, ha tentato di far risollevare le sorti della società dei buoni sconto, tentando di concentrarsi solamente su alcuni mercati e lanciando nuove funzioni.

Williams voleva trasformare Groupon in un’abitudine giornaliera per ogni consumatore. Purtroppo, quest’idea non è riuscita a diventare realtà e a tradursi in una crescita esponenziale di ricavi.

Da tutte queste difficoltà, è scaturito quindi il tentativo di trovare un acquirente di questa public company. Tra i possibili compratori ci sarebbero diversi colossi. Tra questi, sono trapelati di nomi di Facebook, di Amazon, di Apple e di Alphabet. Quest’ultima è un’importante holding, fondata nel 2015, a cui fanno capo numerose società, tra cui la famosissima Google Inc.
Secondo le ultime indiscrezioni sembra comunque che il pioniere dei coupon non debba essere acquisito da nessuno di questi colossi sopracitati. Ultimamente diversi siti giornalistici hanno dichiarato che i possibili acquirenti di Groupon sarebbero due.

I possibili acquirenti

Si tratta di Alibaba e di IAC/InterActiveCorp. La prima azienda è la famosissima compagnia di nazionalità cinese, con sede a Hangzhou, che fa affari nel campo del commercio elettronico. Mentre la seconda è un imponente conglomerato mediatico, che ha il suo quartier generale a Manhattan e che opera nel settore informatico.

Alibaba potrebbe comprarsi realisticamente Groupon, in quanto in passato, e più precisamente nel 2016, ha già acquisito circa il 5,6% delle azioni dell’azienda di Chicago.

Anche IAC/InterActiveCorp potrebbe essere il nuovo proprietario della pubblic company dei buoni digitali. Questo perchè pare che ci siano dei legami tra il CEO di IAC, Joey Levin, e i manager di Groupon. Infatti Levin è presente nel board della compagnia dei coupon.
La notizia trapelata sulla vendita della società di Chicago ha portato ad un rialzo delle quotazioni in Borsa di Groupon. Questa crescita è stata del 5,6% e dunque negli ultimi giorni la quotazione di questa azienda è di ben 4,6 miliardi di dollari. Questa risalita potrebbe senza dubbio portare alla vendita definitiva del colosso di Chicago. Quest’ultimo allora finirebbe finalmente nelle mani di Alibaba o di IAC/InterActiveCorp e supererebbe probabilmente le difficoltà economiche degli ultimi anni.